Un teatrino del travestimento, in cui Romoli fa la parte del “sapiente” Balanzone circondato da “astuti” Brighella, con il solo scopo di ingannare gli elettori. Questa è l’unica spiegazione del misero spettacolo messo in piedi in questi giorni dai vertici del centrodestra, pienamente avvallato del sindaco uscente.
La Lega prima fa la voce grossa, affermando fieramente che mai accetterà alleanze con partiti che appoggiano Monti. Poi però accetta di allearsi con un “Popolo di Gorizia” che è semplicemente il PDL con un altro nome, e non batte ciglio di fronte all’alleanza con FLI e UDC, che, al pari del PDL, sostengono convintamente l’attuale Presidente del Consiglio. Quale è la logica di tutto questo? Il punto è che va bene a tutti fingere che il PDL non sia tra i protagonisti della ricandidatura di Romoli, perché quel simbolo e ciò che rappresenta sono diventati imbarazzanti e ritenuti elettoralmente sconvenienti.
Tutti però sanno come stanno le cose.
Ettore Romoli è stato tra i fondatori di Forza Italia, ha fatto tutta la carriera politica che il ventennio berlusconiano ha messo a disposizione dei suoi fedelissimi: senatore nel 1994, poi consigliere regionale, assessore regionale, quindi deputato e infine sindaco dal 2007 ad oggi. Da lui non si è levata mai una voce critica o una presa di distanza nei confronti del precedente governo e di chi lo guidava, nonostante abbia reso il nostro paese ridicolo agli occhi del mondo.
Oggi Romoli interloquisce con Berlusconi, ed i vertici del PDL regionale, concorda con loro le sue mosse e la sua strategia.
Ma evidentemente il sindaco uscente si vergogna di questa sua storia, della sua appartenenza politica, cerca di dissimularla. Così asseconda e sollecita un penoso gioco delle tre carte: il peggio che la vecchia politica sappia offrire.
Di fronte a queste pagliacciate dell’ultim’ora, il centrosinistra si presenta a viso aperto, dopo un percorso coerente e per nulla improvvisato: la coalizione formatasi attorno ad un confronto sulle proposte per la città, la scelta del candidato sindaco affidata ai cittadini, due nuove liste civiche che rappresentano una vera novità nel panorama politico goriziano.
Sono certo che gli elettori, anche quelli di centrodestra, sapranno riconoscere le furbizie della vecchia politica dietro alle mascherate di questi giorni, e premieranno chi si è impegnato in un vero rinnovamento, fondato sulla trasparenza, sulla partecipazione dei cittadini e sulla forza dei contenuti.