Il candidato sindaco in sopralluogo sul colle. Degrado e caos-lavori per l’ascensore
«Mentre Romoli gioca al “meccano” con l’ascensore, Borgo Castello cade a pezzi nel degrado più assoluto». È indignato Giuseppe Cingolani, appena rientrato dal sopralluogo sul colle che sovrasta la città. Il candidato sindaco di Gorizia spiega di essere andato verificare di persona la situazione dopo le segnalazioni di diversi goriziani e di aver scattato delle foto molto eloquenti. «È assolutamente vergognoso: Casa Rassauer, uno degli edifici più antichi di Gorizia, è totalmente abbandonata a se stessa e sta andando in rovina. La casa è di proprietà della Fondazione Coronini, il cui presidente è il sindaco di Gorizia, ma – rileva Cingolani – Romoli ha dimenticato le promesse fatte cinque anni fa. Dov’è il famoso rilancio del Castello e del suo borgo? Chiedo dunque all’attuale sindaco di attivarsi immediatamente, prima che sia troppo tardi».
Ma per Cingolani non finisce qui: «La chiusura definitiva della “Lanterna d’oro” è un pessimo segnale. Va lanciato subito un serio marketing del Castello e del Borgo, attraverso pacchetti di turismo storico, ma non solo. È necessario – sottolinea il candidato sindaco – mettere a norma il Teatro Tenda, rendere accessibili i servizi igienici ai visitatori, per non parlare del Bastione Fiorito, la cui riapertura – ricorda Cingolani – era data come imminente nel lontano luglio 2008. E le ricostruzioni delle armi d’epoca, ridotte in pezzi per mancanza di manutenzione».
Cingolani punta il dito anche sullo stato dei lavori per l’ascensore: «Che senso ha proseguire ora con la costruzione dell’ascensore più alto, quello verticale che andrà a sfondare le mura del Torrione? La Soprintendenza ha chiesto infatti di modificare il progetto del primo ascensore, quello obliquo, per cui i lavori rimarranno fermi chissà per quanto tempo. Romoli – sottolinea Cingolani – ha appaltato l’opera senza mai fornire un preventivo serio sulle spese di manutenzione e gestione. Occorre dunque approfittare della pausa forzata per fare chiarezza davanti ai cittadini – conclude il candidato sindaco – per verificare pubblicamente i costi e benefici dell’opera. I cittadini sono stufi di sprechi e di vedere i propri soldi gettati per costruire sulla sabbia dell’imprevidenza».