L’assessore alla cultura Antonio Devetag ha dichiarato di aver trovato l’uomo giusto per il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto di Musica di Gorizia, colui che saprà realizzare la svolta annunciata, il grande rilancio dell’ente. Abbiamo dovuto aspettare un mese e mezzo dopo la scadenza del vecchio CdA, ma finalmente è arrivato il toccasana: Devetag ha trovato se stesso, ha deciso di autonominarsi consigliere d’amministrazione.
Sorgono però alcune domande di fronte ad una scelta tanto singolare : è opportuno che un assessore designi se stesso alla guida di un ente? Dato che, come assessore alla cultura di Gorizia, proprio Devetag dovrà decidere se concedere o meno i finanziamenti all’Istituto, la sua diretta presenza nel consiglio d’amministrazione non risulterà eccessivamente condizionante? Non sarebbe meglio lasciare maggiore autonomia gestionale all’ente, operando scelte più discrete e meno invadenti? Dato anche l’imminente e atteso ritorno dell’Istituto nella sua sede di via Oberdan, ristrutturata peraltro con fondi regionali, non sarebbe più saggio evitare mosse che facciano pensare all’acquisizione, da parte di Devetag, di posizioni di vantaggio in vista della prossima campagna elettorale delle comunali? Possibile che in città non si trovino altre persone competenti in grado di gestire adeguatamente l’Istituto? Dobbiamo supporre che Devetag stia cercando di riempire l’eccessivo tempo libero che gli deriva dal suo lavoro di assessore alla cultura e di presidente di Mittelfest?
Giuseppe Cingolani, segretario del Partito Democratico di Gorizia