Pubblichiamo l’intervista che “Gorizia Europa” ha fatto a Davide Trevisan, da dicembre 2024 nuovo Segretario cittadino del Partito Democratico di Gorizia.
Dopo qualche mese turbolento sei stato eletto Segretario all’unanimità, fatto importante e significativo. Sei riuscito a ricomporre il partito, cosa non da poco
Quando mi è stata chiesta la disponibilità a candidarmi ho manifestato più
di qualche dubbio, perché ritengo questo un grande impegno, di estrema importanza. Un compito reso ancora più gravoso dall’essere il successore di Franco Perazza che penso sia ritenuto unanimemente un grandissimo segretario a cui va il mio ringraziamento. Alla fine ho accettato , convinto, ma ancora di più, rinfrancato dalla grande disponibilità che mi è stata , evidenziandomi da più parti quanto il Circolo di Gorizia, pur con le innegabili differenze di opinione e di esperienze, sia stato, sia e voglia essere partecipe di questo percorso. Non mancheranno, come non sono mancate, discussioni anche animate ma sono convinto che l’obiettivo di tutti noi sia unitario, così come unitario dovrà essere il percorso stesso. Questa è, peraltro, la condizione che ho posto alla mia disponibilità per questo incarico di transizione.
Quando ti sei avvicinato al partito?
Mi sono avvicinato al Partito 2 anni e mezzo fa, per la campagna elettorale per le comunali e poi il mio impegno e la mia partecipazione al Circolo sono state continue e sempre più intensi: europee, regionali, raccolta firme per i referendum, gazebo, organizzazione di conferenze, articoli per GoriziaEuropa ecc. Di particolare importanza la partecipazione al gruppo
di progetto divenuto poi anche segreteria. Ho collaborato alla stesura del programma politico del Circolo chiamato “bussolina”, documento approvato dall’Assemblea all’unanimità. Insomma ho trovato qui tante persone che mi hanno dimostrato fiducia e dato supporto del quale farò assolutamente tesoro.
Quali sono prime impressioni e che esperienza ti sei fatto?
La cosa che ho notato, non solo nella politica, ma nella vita di ogni giorno, come nel lavoro, è che nessuno viene a cercarti. Bisogna andare a bussare alle porte, bisogna parlare con le persone, bisogna ascoltare prima di proporre, bisogna costruire una partecipazione che altrimenti non potrà esistere. Con il gruppo di progetto si era iniziato un percorso di eventi aperti a tutti: penso sia necessario proseguire anche con questa linea. Recentemente sono stato a Gradisca ad un evento organizzato dai giovani democratici gradiscani: c’erano circa 10-12 ragazzi sotto ai 25 anni a discutere con un collega avvocato del ddl sicurezza. Erano interessati, erano partecipi e discutevano sotto al bellissimo disegno col simbolo del partito democratico nella saletta della Casa del Popolo. A Gorizia al momento non abbiamo 10 under 25 iscritti: dobbiamo lavorarci. Dobbiamo capire la lingua dei giovani ed iniziare a parlarla.
Solo i giovani?
Certamente no, non possiamo limitarci ai giovani. Dobbiamo parlare a tutti.
In primo luogo con i più fragili, con quelli che la destra, nell’ordine, disprezza, ignora e raggira. Con chi la destra disprezza: con le persone immigrate in primo luogo, elettori che non trovano una rappresentanza e non trovano sponde per affrontare temi a loro cari. Dalla casa, al welfare, dalla preghiera all’istruzione. Senza dimenticare che se il referendum sulla cittadinanza passerà ci saranno 2,5 milioni di elettori in più, molti che non voteranno a destra e di cui dobbiamo intercettare i bisogni. Con chi la destra ignora: le persone bisognose. Da chi ha bisogno di cure, a chi cerca casa, a chi non sa come pagare l’asilo nido o la baby sitter. A tutte le situazioni che la destra non affronta. Con chi la destra raggira: i lavoratori e i cittadini con un reddito medio-basso, i pensionati. La grande maggioranza degli italiani. La mia ferma intenzione è quella di parlare con i sindacati, capire i problemi e quando possibile suggerire soluzioni. Lottare insieme perché il lavoro e la retribuzione dignitosa sono principi non solo della costituzione ma nel dna dei progressisti.
E sul tema dei diritti e della convivenza?
L’eguaglianza tra uomo e donna, sul lavoro e nella vita, come anche nella politica è una bandiera che siamo orgogliosi di portare e che dovremo usare per convincere le destre misogine. La pensione è un diritto ed i pensionati non possono scioperare: ma noi possiamo lottare al loro fianco. A tutte queste persone noi dobbiamo parlare, dobbiamo far capire che i loro problemi ci stanno a cuore e che lottiamo, abbiamo lottato e lotteremo per loro e per una vita migliore per tutti. Ma non aspettiamoci che suonino al campanello. Dobbiamo andare noi da loro, dobbiamo dimostrarci noi disponibili ad ascoltare e a fare, prima di chiedere a loro un singolo voto.
Che obiettivi ti poni?
Non pongo obbiettivi “aziendalisti” in numeri, ma se in questo anno che ci separa dal congresso sarò riuscito ad avvicinare nuovi amici o vecchi militanti al circolo lo considererò un grande successo. È fondamentale per il funzionamento del Circolo che il tesseramento prosegua spedito e venga ampliato, così da permettere la vita del circolo e, non ultimo, l’organizzazione degli eventi. Quindi, ancora una volta, per parlare alle persone avrò bisogno di tutti. Di tutte le sensibilità, le esperienze e le idee del circolo. In primis, poi, della comunità di lingua e cultura slovena che tanto fondamentale è per la storia e per il funzionamento del circolo, nonché per la storia, l’attualità ed il futuro della città. Chiederò aiuto ai compagni ed agli amici sloveni per confrontarmi sulle necessità delle comunità, sul dialogo con Nova Gorica e sul link con le comunità slovene oltre i confini comunali.
Che anno sarà il 2025?
In questo anno, salvo eventi imprevisti e comunque improbabili, non ci saranno elezioni. È un anno in cui potremo agire liberi da condizionamenti elettorali e costruire qualcosa che duri nel futuro, una macchina ben oliata che sia pronta, una volta tenutosi il congresso, a supportare il nuovo segretario nel lungo percorso elettorale forse già dal 2026 in poi. Anzi, nel
2025 ci sarà probabilmente la campagna o le campagne referendarie. Il referendum è il terreno ideale in cui poter essere legittimamente e concretamente idealisti. Potremo parlare dei nostri temi e avremo occasione di conoscere le idee di tante persone. Porta a porta, nelle strade e nei locali. In più, nel 2025, ci sarà la capitale europea della cultura . Il nostro compito sarà quello di dimostrare supporto alla città, mentre sferziamo la giunta e i suoi fallimenti. Sarà nostro compito evidenziare la marginalità raggiunta da Gorizia proprio in ragione dell’incapacità e dell’ignavia di questa destra. Sarà nostro obiettivo e dovere dimostrare che potremo di nuovo mettere Gorizia al centro. Non siamo il partito del “no xe pol”, ma quello del “xe pol far meio”.
In sintesi quale l’obiettivo principale del tuo mandato?
Il tema principale del mio mandato dovrà essere Gorizia: la città che vogliamo, un’idea di città al centro della Regione e della mitteleuropa, una Gorizia a misura di cittadino che inizi di nuovo a crescere e si Sono e rimango un candidato segretario di transizione il cui compito principale è quello di tenere vivo, unito e possibilmente ampliare il circolo. Sintetizzando, per tutti gli aspetti che ho trattato, per quelli che verranno proposti e per il buon andamento del circolo e del partito ho bisogno
di aiuto, supporto, suggerimenti e consigli. chiedo l’aiuto di tutti i singoli militanti, del direttivo e dell’assemblea per quanto potranno darne, sui temi che a loro sono cari o sui quali sono esperti. Non un organigramma ma un’organizzazione, con profili diversi e un fine unitario.
Il programma del Segretario
- coinvolgimento degli iscritti e valorizzazione delle molte competenze presenti che devono costituire stimolo e sostegno alla attività dei nostri eletti in Comune e in Regione;
- valorizzare i giovani includendoli negli organismi direttivi così da preparare un ricambio generazionale;
- avviare iniziative finalizzate a migliorare la comunicazione con i cittadini;
- realizzare iniziative culturali di ampio respiro promuovendo conferenze e dibattiti con personalità rappresentative e qualificate del mondo della cultura, delle arti e dell’economia;
- avvicinare nuovi amici o vecchi militanti al circolo;
- approfondire il dialogo con il mondo dell’associazionismo e del volontariato;
- ampliare l’impegno per il tesseramento;
- organizzare incontri scadenziati con i consiglieri comunali e con la consigliera regionale
- sostenere la formazione di gruppi tematici per approfondire i temi in discussione;
- confronto con gli amici sloveni e dialogo con Nova Gorica
- incontri con i sindacati per affrontare le tematiche del lavoro