Il Partito Democratico di Gorizia respinge con forza ogni ipotesi di cancellazione dell’autonomia della città di Gorizia e del territorio isontino e di fusione con altri territori regionali. “ E’ tempo di saldi ma noi non siamo in svendita” dichiarano Angiola Restaino e Franco Perazza a nome del Circolo cittadino. Marco Rossi incalza a nome del gruppo consiliare “ Le lamentele del Sindaco Ziberna e dell’ ampio schieramento di forze esibito alla stampa nei giorni scorsi non risultano pervenute al governatore Fedriga e al suo Assessore Roberti, decisi a portare avanti il tortuoso e complesso piano di ripristino delle Provincie elettive”. Non tutte, però. Mentre Udine e Pordenone manterrebbero i vecchi confini compresa la montagna e Trieste si trasformerebbe in città metropolitana, il territorio di Gorizia e Monfalcone verrebbe accorpato a Trieste.Una proposta umiliante per l’identità storica e culturale del nostro territorio , la cui cancellazione dallo scenario politico e amministrativo della Regione ne mette a rischio la stessa specialità. “ Sarebbe gravissimo se il Sindaco di Gorizia non fosse stato messo al corrente di questo progetto quando si definivano gli obiettivi programmatici del centrodestra regionale. Ma non meno grave sarebbe se il Sindaco non avesse avuto il coraggio di dichiararlo da subito alla cittadinanza. Ci chiediamo perché non siano state prese in seria considerazione le preoccupazioni che abbiamo espresso in tutte le occasioni sia a livello di partito che in Consiglio comunale” . Un nuovo tsunami si abbatterebbe su un territorio già così fragile e indifeso. Nuovi Enti, commissariamenti, spostamenti di risorse e di personale, costi enormi, anni di precarietà e incertezze in attesa di un lungo e accidentato percorso parlamentare. “ Ci aspettano giorni di dura opposizione , in tutte le sedi politiche e istituzionali. Ci appelleremo al buon senso e alla razionalità per la difesa e valorizzazione della identità del territori e per la salvaguardia dei diritti e degli interessi dei cittadini”