Di cosa parlano Fratelli d’Italia quando invitano i gruppi consiliari di opposizione (quelli “scaricati” da Portelli) a chiedere scusa ai Goriziani? Scuse per aver denunciato l’oggettivo stato di disumanità in cui per mesi sono state abbandonate centinaia di persone nella Galleria Bombi? Scuse per aver toccato il cuore di oltre 600 persone con un appello mirato esclusivamente a sensibilizzare le coscienze e non certo a favorire la permanenza di profughi in città?
Gorizia non è divisa, come millantato dalla maggioranza, in chi vuole e in chi non vuole gli immigrati , ma, se proprio si vogliono vedere delle divisioni, in chi ha la consapevolezza che siamo di fronte ad un fenomeno epocale, di cui le vicende cittadine rappresentano solo una goccia nell’Oceano e in chi “esulta” per vittorie di Pirro.
Se alle parole seguiranno i fatti e un vero piano strutturale condiviso dalle istituzioni, che non si esaurisca nella chiusura temporanea di Galleria Bombi e che preveda il trasferimento degli attuali e dei prossimi inevitabili profughi (sarebbe un miracolo che in coincidenza con l’istallazione della rete metallica all’ingresso della galleria si bloccassero gli arrivi in città) in strutture adeguate e ispirate ai criteri previsti dalla normativa sull’accoglienza, non potremo che essere d’accordo. Fin da ora esprimiamo il nostro plauso al neo Prefetto, che da subito ha preso in mano in modo determinato la situazione e rivolgiamo l’augurio al Sindaco di mettere in atto gli altri punti del suo articolato programma, che per, inciso, non prevedeva la riapertura al traffico della Galleria.
Rosy Tucci di Gorizia è tua, Roberto Collini, Alessandra Zanella, Federico Gabrielcig di Percorsi Goriziani, Marilka Korsic e Walter Bandelj di Gorizia 100 Sogni -SSK, Adriana Fasiolo, David Peterin e Marco Rossi del Pd