Pubblichiamo l’articolo di ieri del Messaggero Veneto:
Il Segretario PD Marco Rossi punta il dito sulla mancata adesione all’accoglienza diffusa delle amministrazioni di centrodestra.
Da quando a governare sono sindaci di centrodestra, come mai il centrodestra non si appella più all’accoglienza diffusa? «Ziberna provi ad appellarsi ai “suoi” sindaci amici. Dove sono i sindaci di Monfalcone, Fogliano, Dolegna, per esempio? Perché non rispondono all’appello di Ziberna?»
Finché il centrosinistra governava tanti comuni, Ziberna aveva buon gioco a lamentare la scarsa “risposta” dei Comuni del territorio, peraltro in malafede perché oggi le amministrazioni di centrosinistra fanno la loro parte nell’accoglienza diffusa (Staranzano, S. Canzian, Turriaco, Romans, Savogna) sgravando in questo modo Gorizia e Gradisca di numeri che altrimenti finirebbero a “intasare” ulteriormente le strutture di prima accoglienza.
«Dove sono invece le amministrazioni di centrodestra? In tutti questi anni – perché ormai purtroppo la cosidetta “emergenza”, che evidentemente emergenza non è, si trascina da anni – in tutti questi anni dov’erano i sindaci di Fogliano, Dolegna, per non parlare della Cisint? Di fatto, hanno lasciato Gorizia da sola mentre a “venire in soccorso” con il capoluogo e con Gradisca sono giunte di centrosinistra. Quindi, Ziberna si appelli alle giunte “amiche” e chieda loro di ospitare una parte dei richiedenti asilo di Gorizia e Gradisca. Anzi, magari chieda una mano ai sindaci di Trieste e Pordenone, dove la presenza di richiedenti asilo è percentualmente molto inferiore che a Gorizia».
Il Segretario provinciale del PD e capogruppo PD a Gorizia, evidenzia peraltro l’inefficacia della gestione di Ziberna: «Non nascondiamoci dietro slogan e provvedimenti-tampone, l’ordinanza ha semplicemente spostato la presenza dei richiedenti asilo in un luogo dove sono “meno visibili”, l’Isonzo, come se bastasse chiudere gli occhi per risolvere un problema, ma la “politica dello struzzo” si rivela alla lunga inefficace come dimostra la situazione attuale, causata anche dall’assenza dell’amministrazione comunale da questo problema da ormai tre anni». Il segretario PD, esaminato il testo dell’ordinanza, riflette inoltre sul carattere “illiberale” della stessa: «Invito tutti i cittadini a leggerla per capirne l’assurdità ideologica (il testo è pubblicato alla sezione “Atti” del sito del Comune): basta pensare al “divieto di stazionamento” che l’ordinanza estende a piazze e aree pedonali. Se applicato alla lettera impedirebbe perfino ai goriziani e ai turisti di fruire di tutti i parchi di Gorizia, parco Piuma compreso, e perfino le piazze. In pratica cosa dovremmo fare? Murarci in casa?».