Commemorazione Avv. Sen. Nereo Battello della Sen. Laura Fasiolo

E’ mancato a Gorizia l’avvocato e Senatore Nereo Battello, 88 anni, figura di spicco non solo in campo politico, ma forense e culturale, lavoratore instancabile, innovatore, personalità dedita allo studio e all’impegno civile.

Militante del Pci sin dal dopoguerra, consigliere comunale nei caldi anni Cinquanta , poi consigliere regionale, ricoperse due legislature in Senato dal 1983 al 1992( IX E X Legislatura). In Senato Battello fece parte di svariate commissioni, tra cui la Giunta per il Regolamento, la Seconda Comm. permanente Giustizia, la Comm.ne per i procedimenti di accusa, la Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul Terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi, la Commissione d’Inchiesta sulla loggia massonica P2 e si occupò della revisione del codice di procedura penale, portando il suo qualificato contributo.

È ricordato per il suo importante apporto alla Commissione giustizia, per essere firmatario di un DDL TORTURA, per la presentazione di un DDL per l’Abolizione dei segreti di Stato e i delitti di strage e terrorismo.

Fino all’ultimo Battello ha partecipato alla vita politica e culturale della città di Gorizia. Fu autorevole guida del Comitato promotore per il Sì al referendum costituzionale con il quale presentò diverse iniziative nel 2016 fino allo scorso mese di novembre. Battello è stato personalità capace di attrarre vasti consensi, stima e ammirazione non solo nell’area afferente l partito in cui ha militato fin da giovanissimo, ma trasversalmente ad ogni appartenenza politica e sociale. Ciò che più conta e per cui verrà ricordato è che alla base di quei consensi ci furono valore personale, genuina passione politica, chiarezza e lungimiranza, onestà professionale. L’impegno civile e soprattutto il coraggio guidarono sempre la sua azione. In particolare acquistò notorietà nazionale, con altri avvocati coraggiosi, nel processo per la strage di Peteano, 1972, dove espresse magistralmente le sue capacità in arringhe indimenticabili, che gli consentirono di dimostrare l’innocenza di un gruppo di giovani ingiustamente accusati e di far luce sui responsabili.

Nereo Battello ebbe anche il grande coraggio politico e morale di estendere, in qualità di dirigente della federazione provinciale del Pci, il famoso manifesto intitolato “I comunisti isontini e i fatti di Ungheria” in cui espresse aperta condanna per l’intervento sovietico del 1956.

E ancora va ricordato il lungo sodalizio con Franco Basaglia e con la sua equipe che si trovò a difendere in Tribunale in più circostanze. Una vicinanza non solo professionale tra i due, ma politica e soprattutto profondamente umana e culturale. Ricordiamo la sua grande passione per il cinema, dal cui mondo era molto apprezzato, la sua amicizia con Ettore Scola, con registi quali Franco Giraldi, amicizie nate dalla grande stima da cui era circondato.

Infine, la sua attività quale Presidente del prestigioso premio Sergio Amidei per il miglior giovane sceneggiatore italiano, premio da lui fondato.

Il 6 dicembre, due giorni dopo l’88esimo compleanno, venne a Roma per una causa in Cassazione.

Solo la scorsa settimana, Aula 6 del Tribunale di Gorizia, lunedì all’ora di pranzo, era ancora a difendere alcuni giovani imputati. Seduto in ultima fila, lui, che è stato il primo degli avvocati. Nell’ultimo atto della sua straordinaria carriera forense, l’estrema sintesi della sua vita: dare voce e diritto a chi non ne ha. 

Grazie, Senatore Battello, per il grande esempio di vita e di buona politica, un esempio che lascia ai suoi cari, al Territorio, al Paese.

Sen. Laura FASIOLO

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