Centinaia i parcheggi mancanti a Gorizia: giusta la protesta dei commercianti

La carenza di parcheggi soffoca la città e fa morire i negozi, ed è uno dei gravi errori dell’amministrazione Romoli, per cui la protesta dei commercianti, riemersa recentemente, è pienamente giustificata e condivisibile. Il taglio di centinaia di parcheggi è stato provocato dalla pedonalizzazione di piazza Vittoria e delle vie Rastello, delle Monache, Mazzini, Garibaldi e Corso Verdi, ma anche dalla ristrutturazione di molte strade e piazze, come il tratto di via Brass sopra la Valletta del Corno, via Diaz, la parte di Corso Verdi aperta al traffico, e recentemente Piazza Municipio. Ben vengano interventi di questo genere, ma andavano realizzati contemporaneamente alla creazione di parcheggi sostitutivi a corona del centro, come faceva il piano del traffico approvato nel 2004 dalla Giunta Brancati, che prevedeva i seguenti nuovi posti auto: 74 in via Rotta (laterale di via Roma), 148 in via Crispi (parcheggio a due piani al posto della pompa di benzina), 195 in via Santa Chiara. Inoltre si prevedeva di ampliare (anche con strutture sotterranee) il parcheggio di piazza Battisti, con l’aggiunta di 284 posti auto, e quello di via Brass a fianco della scuola superiore, con un centinaio di ulteriori stalli. In totale quindi erano previsti intorno al centro cittadino circa 800 nuovi posti auto di compensazione, ma non ne è stato realizzato nessuno.

È vero che il piano del traffico del 2004 immaginava la perdita di qualche decina di posteggi per la creazione di nuove piste ciclabili che poi non sono state realizzate, ma quel piano non aveva previsto la pedonalizzazione di Corso Verdi, che si è mangiata un bel po’ di stalli. Andando dal centro cittadino verso la stazione ferroviaria, il piano del 2004 prevedeva 273 stalli in più in via Manzoni, tramite un parcheggio multipiano mai nato; in via Mascagni avrebbero dovuto sorgere nuovi 197 posti auto, di cui non v’è traccia; ben 155 automobili avrebbero dovuto trovare posto vicino alla stazione, nell’ex deposito dei tram in via di Manzano, che invece è ancora in stato di abbandono. Anche in questo caso, i parcheggi mancanti sono numerosissimi, molto superiori a quelli che si sono conservati evitando di costruire la pista ciclabile in un lato della carreggiata di Corso Italia, che secondo il piano del 2004 avrebbe cancellato una fila di stalli. In alcuni casi la mancata realizzazione dei parcheggi previsti è dovuta a motivi indipendenti dall’amministrazione comunale, che però ha la responsabilità di non aver trovato alcuna soluzione alternativa, e di aver quindi provocato un forte danno economico al commercio cittadino. All’inizio del 2013 ho chiesto con una mozione l’adozione di un nuovo organico piano della mobilità urbana, che prevedesse i parcheggi adeguati, ma nulla è successo. Forse il vero piano strategico di chi amministra Gorizia da quasi 10 anni punta allo svuotamento della città, in modo che nessuno possa turbare il letargo della Giunta.

Giuseppe Cingolani, capogruppo PD in Consiglio comunale

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