Il PD goriziano ha ottenuto un risultato importante a favore della città: le collezioni dei Musei provinciali dovranno restare, tranne che per mostre temporanee, all’interno del territorio del Comune di Gorizia. Ha quindi pagato il pressing del PD goriziano cominciato mesi fa, e arrivato fino al giorno stesso del voto dell’emendamento in Consiglio regionale.
La legge del febbraio scorso che istituiva l’ERPAC, l’ente incaricato di gestire i Musei provinciali, prevedeva che le collezioni non potessero essere trasferite permanentemente fuori dal territorio dei Comuni attualmente facenti parte della Provincia di Gorizia. Ma il PD goriziano si era detto contrario a quella soluzione, ritenendo giusto garantire in modo definitivo e inoppugnabile che il patrimonio culturale resti nel territorio del Comune che storicamente lo ha raccolto, custodito ed esposto. Oggi va dato atto alla Regione di aver ascoltato la nostra proposta. L’emendamento alla Legge sull’ERPAC, approvato il 24 giugno scorso, afferma infatti che la Regione chiede allo Stato un vincolo “allo scopo di garantire ulteriormente l’inalienabile legame tra le collezioni e il loro contesto di tradizionale collocazione nel Comune di riferimento”. Il vincolo sarà statale, e ciò costituisce un’ulteriore garanzia.
Avremmo voluto che la proprietà passasse interamente al Comune di Gorizia, soluzione che sarebbe stata anche più funzionale e logica, dato il legame con il nostro territorio riconosciuto anche dalla Regione. La Provincia, però ha portato avanti con ostinazione l’opzione della proprietà indivisa ai due Comuni di Gorizia e Monfalcone.
L’emendamento prevede anche che tutte le spese di gestione, conservazione, promozione e valorizzazione delle collezioni siano a carico della Regione. In caso contrario sarebbe stato inaccettabile per il Comune di Monfalcone diventare comproprietario di beni di cui avrebbe dovuto pagare gli oneri senza poterne disporre.
Diventare comproprietari di beni vincolati al nostro territorio sarà importante soprattutto perché Gorizia avrà voce in capitolo sulla gestione del patrimonio, e potrà chiedere che venga realizzato quel coordinamento che non è mai esistito tra le strutture presenti in città, come il Castello e i Musei provinciali, costruendo una rete anche con le altre realtà culturali del territorio circostante, comprese quelle transfrontaliere.
Bruno Crocetti, segretario del Pd di Gorizia
Giuseppe Cingolani, capogruppo del Pd di Gorizia