Dal Messaggero Veneto del 12 giugno 2016:
Trent’anni fa l’avvocato e senatore Nereo Battello e un giovanissimo Stefano Cosma sedevano sui banchi del consiglio comunale di Gorizia. Il primo nelle file del Pci, il secondo in quelle dell’Msi. C’è da credere che non avrebbero mai immaginato di trovarsi nel 2016, fianco a fianco alla presentazione del Comitato per il Sì al referendum confermativo di ottobre sulla riforma costituzionale varata dal governo Renzi. Il primo Comitato goriziano, così come quelli che stanno spuntando in tutta Italia, nasce dunque sotto il segno della trasversalità (Cosma è ora consigliere provinciale del Fli, mentre Battello è tornato alla professione forense) e lo si è notato dalla presenza in sala Dora Bassi sì dello stato maggiore del Pd locale ma anche da esponenti politici di diverso orientamento quali il leader dell’Udc Leonardo Zappalà, rappresentanti della Slovenska Skupnost e membri della società civile come il presidente della Consulta dei disabili Mario Brancati. Sarà dunque Battello l’autorevole coordinatore del Comitato per il Sì, al quale si aggiungerà, per iniziativa della senatrice Laura Fasiolo, un secondo “di genere”, tutto al femminile quindi. In una lucida esposizione, Battello ha elencato le principali motivazioni a sostegno del sì «a una riforma di cui si parla da 30 anni, che non intaccherà i principi cardine della Costituzione ma soltanto la seconda parte, quella relativa all’ordinamento, con la fine di un bicameralismo perfetto che ha determinato un estenuante pendolarismo delle leggi fra Camera e Senato prima che potessero essere approvate».