Togliere l’automedica a Gorizia per collocarla a Monfalcone significa aumentare i rischi per la vita dei cittadini, e quindi sarebbe una scelta dettata dal criterio del favore politico, più che dalla preoccupazione per la tutela della salute. Finora erano operative un’automedica a Gorizia e un’altra a Monfalcone. La prima versione del nuovo piano dell’emergenza prevedeva una sola automedica per il territorio isontino, e la collocava a Gorizia perchè maggiormente baricentrica. Ma poi i politici monfalconesi si sono mossi, hanno fatto pressione come a loro riesce bene, e ora pare che stiano riuscendo a ribaltare quella che era una scelta dettata dal buon senso. Ma le esigenze elettorali non dovrebbero essere decisive quando si operano le scelte fondamentali che riguardano la salute dei cittadini. Facendo partire l’automedica da Monfalcone aumenteranno, rispetto a una partenza da Gorizia, le distanze medie e i tempi di percorrenza per arrivare nel resto del territorio provinciale, penalizzando in particolare i cittadini residenti nei Comuni dell’Alto isontino. Cambiare in questo modo il Piano dell’emergenza sarebbe inaccettabile e scandaloso.
Chi è stato eletto per rappresentare l’Isontino in Regione, anche nel Pd, dovrebbe tener conto in modo più equo ed equilibrato delle esigenze di tutti i cittadini del territorio provinciale, non solo di quelle che fanno riferimento a un circoscritto bacino elettorale.
Giuseppe Cingolani, capogruppo del Pd
Bruno Crocetti segretario del Pd di Gorizia