Gorizia: crollo delle presenze turistiche

Gorizia: crollo delle presenze turistiche

Trend negativo costante negli ultimi anni. Crollano le presenze turistiche nelle strutture alberghiere e ricettive di Gorizia, secondo i dati di Turismo FVG. La pesante crisi emerge non solo dai dati sulla stagione estiva, ma anche per la forte e costante flessione degli ultimi anni. Per il periodo da maggio ad agosto si registra a Gorizia quasi il dimezzamento dei turisti: -48,5% di arrivi (le persone che hanno passato almeno una notte nelle strutture ricettive) e -46,8% di presenze (il numero totale di pernottamenti effettuati).

Nell’Isontino si è registrato il -9,9% di arrivi e il -14,2% di presenze: la media peggiore tra le province regionali, ma ben più alta di quella del capoluogo. E’ vero che nel 2014 influisce negativamente sulle statistiche il rifiuto di fornire i dati da parte di un albergo goriziano. Ma anche se questo albergo incidesse per il 25% sul numero delle presenze, si avrebbe comunque un calo pesantissimo di circa il 20% rispetto all’estate 2013. Va rilevato che nel periodo in questione sono calate del 44,2% anche le presenze negli esercizi ricettivi complementari (bed and breakfast, strutture religiose ecc.), che fanno parte del conteggio totale. Alla luce delle cifre di Gorizia, è ridicolo il tentativo del sindaco Romoli di scaricare sul monfalconese la causa del segno negativo dell’Isontino.

Per i mesi da maggio ad agosto stanno molto meglio di Gorizia gli altri 3 capoluoghi di provincia. I dati degli arrivi e delle presenze rispetto al 2013 sono i seguenti: +11% e +18% per Udine, +1,6% e +2,5% per Trieste, +7% e -0,7% per Pordenone.

L’assessore Bellan, quasi a voler giustificare il crollo, ha tirato in ballo la recente chiusura di un albergo goriziano. Ma questo è un normale evento del mercato, forse motivato anche dal trend negativo degli afflussi, che incide sulla varietà dell’offerta di ricezione, ma non falsa certo i dati forniti da Turismo FVG.

Significativo è che, tra i 4 capoluoghi di provincia del FVG, solo a Gorizia tutti gli indicatori sono negativi negli ultimi 3 anni: nel 2012 gli arrivi sono calati del 18,1% e le presenze del 14,3% rispetto al 2011, e nel 2013 si è registrato un ulteriore -12,4% negli arrivi e -10,2% nelle presenze. Per quanto riguarda i mesi da gennaio ad agosto, nel 2014 a Gorizia si registra un -42,3% negli arrivi e un -25,3% nelle presenze rispetto al 2013, ma anche qui bisogna considerare i dati mancanti di un albergo.

Il sindaco, per dimostrare il buon andamento del flusso di turisti a Gorizia, ha ricordato che da gennaio a settembre il Castello è stato visitato da 30.616 persone, mentre nello stesso periodo del 2013 i visitatori erano stati 16.480. Lascia il tempo che trova il paragone con il 2013, anno in cui si sono svolti i lavori di ristrutturazione del Borgo. Presenterò un’interrogazione al sindaco per sapere se i numeri forniti riguardino interamente gli ingressi a pagamento o meno. Comunque le presenze negli alberghi e nelle altre strutture ricettive sono un’altra cosa rispetto agli ingressi al Castello e nei musei, che indicano presenze mordi e fuggi. La sfida per Gorizia, soprattutto in occasione del centenario della Grande Guerra, sta proprio nel creare pacchetti turistici, integrati con le località limitrofe italiane e slovene, in grado di trattenere per più di un giorno i turisti che arrivano in città .

Giuseppe Cingolani, capogruppo del Pd di Gorizia

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