Tracollo dell’Istituto di musica: una commissione speciale per fare chiarezza

Un patrimonio culturale della città non può essere dilapidato come se niente fosse: i cittadini hanno diritto di sapere perché l’Istituto di musica è giunto ad una situazione insostenibile. Perciò il centrosinistra presenta in Consiglio comunale una mozione con cui chiede l’istituzione di una commissione speciale interamente dedicata alla vicenda della Fondazione musicale “Città di Gorizia”, anche in forza dell’antico e inestricabile legame che la lega al Comune. Già nel 1842 la “Scuola civica” di musica, risalente al 1820, fu posta dal governo di Vienna sotto il controllo del Comune. Dal 1955 la scuola è ospitata nel palazzo de Grazia di via Oberdan, e nel 1962 il Consiglio comunale ne approvò l’erezione in Fondazione, ente morale riconosciuto con decreto del Presidente della Repubblica, offrendo il capitale iniziale, i mobili e gli strumenti musicali. Secondo lo Statuto della Fondazione, inoltre, il Sindaco nomina 4 consiglieri d’amministrazione su 5, e prende visione del bilancio di previsione e consuntivo dell’ente.

Dunque il Consiglio comunale non può fare spallucce e prendere il disastro a cui è giunto l’Istituto di musica come una fatalità che non lo riguarda, o, peggio, cercare di coprire e dimenticare prima possibile quanto accaduto.

Ricordiamo che i debiti della Fondazione sono più che raddoppiati dal 2011 al 2013, superando i 600mila euro, dal luglio 2013 gli stipendi degli insegnanti non sono più stati pagati e in dicembre il CdA ha consegnato i libri in Tribunale. Contro la sentenza di fallimento, sancita in tempi record alla fine di gennaio, è stato presentato un ricorso: la prima udienza presso la Corte d’Appello di Trieste si terrà il prossimo 16 aprile.

Secondo la proposta del centrosinistra, la Commissione speciale avrà innanzitutto lo scopo di individuare le cause e le responsabilità che, nel corso del tempo, hanno determinato negativamente la situazione gestionale, amministrativa ed economica della Fondazione musicale. Sarà presa in esame tutta la documentazione disponibile, avvalendosi anche della possibilità di ascoltare direttamente le persone che hanno ricoperto ruoli significativi per la vita della Fondazione.

La commissione speciale potrà anche essere un luogo di confronto sulle possibili soluzioni per garantire il rilancio dell’attività didattica e formativa che ha caratterizzato l’Istituto di musica.

La commissione sarà presieduta da un membro dell’opposizione e dovrà rendere pubblici i risultati del proprio lavoro. Ci auguriamo che tutto il Consiglio comunale, sindaco in primis, comprenda il senso e l’importanza della proposta: fare verità sull’ulteriore grave ferita che il tracollo dell’Istituto di musica ha aperto nel tessuto della città.

Giuseppe Cingolani, capogruppo del Pd di Gorizia

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