I capigruppo del centrosinistra hanno presentato formalmente la richiesta di convocazione della commissione consiliare Cultura per votare la sfiducia nei confronti di Francesco Piscopo, affinché gli sia revocata la carica di Coordinatore della commissione.
La notizia che Francesco Piscopo, consigliere e presidente delle commissioni Cultura e Ambiente del Comune, abbia subito un provvedimento disciplinare perché, come sottufficiale della Guardia di Finanza, ha percepito un indennizzo per degli straordinari dichiarati e mai svolti, non può che aumentare lo sconcerto e la sfiducia verso le istituzioni e verso un mondo politico che negli ultimi anni ha fatto di tutto per screditare se stesso.
Abbiamo esortato Piscopo a spiegare ciò che è accaduto, ma le dichiarazioni pubbliche da lui rilasciate sono state del tutto insufficienti. Riteniamo però prioritario che gli eletti nel Consiglio comunale agiscano in modo da non generare dubbi sull’onorabilità dell’istituzione di cui fanno parte e sull’integrità di ciascuno dei suoi membri. In quest’ottica le dimissioni di Piscopo non lascerebbero spazio ad equivoci.
Come membro del Consiglio comunale, solo Piscopo può decidere se dimettersi, poiché è stato eletto dai cittadini e a loro risponde.
Ma, per quanto riguarda le commissioni comunali, la carica di coordinatore è attribuita dal voto dei consiglieri che le compongono, i quali possono anche revocare l’incarico. Noi riteniamo che Piscopo, in queste condizioni, non debba più esercitare un ruolo così importante e rappresentativo.
È incredibile che finora su questa vicenda non si siano ancora pronunciati pubblicamente il sindaco e il Gruppo consigliare di cui Piscopo fa parte, cioè il Popolo di Gorizia. Ma, grazie all’iniziativa del centrosinistra, entro 15 giorni la commissione cultura dovrà pronunciarsi con un voto: speriamo che sia l’occasione affinché gli interessati smettano di nascondersi e si assumano le proprie responsabilità.
Giuseppe Cingolani, capogruppo del Pd di Gorizia