Il taglio dell’ambulanza deciso dall’Azienda sanitaria isontina pare inopportuno, pericoloso per la salute dei cittadini, e non giustificato per l’esiguo risparmio che procurerà.
Dal 1 febbraio è stata soppressa l’ambulanza della Croce Verde Goriziana che era attiva in orario diurno dalle ore 08.00 alle ore 20.00 presso il servizio di emergenza-urgenza del 118.
Secondo l’Azienda sanitaria isontina la soppressione del mezzo non inciderà sul servizio di emergenza, perché, così è stato detto, l’ambulanza in questione veniva utilizzata esclusivamente per i trasporti secondari, eseguiti fra gli ospedali aziendali di Gorizia e Monfalcone, oltre che fra questi e i presidi di Trieste e di Udine.
Ma esattamente il contrario si legge nella delibera 247 del 19 aprile 2012, in cui si affermava che il mezzo in questione avrebbe dovuto effettuare solo il servizio di emergenza-urgenza. Se quanto dichiara adesso l’Azienda è vero, dovremmo concludere che l’ambulanza fino ad ora è stata utilizzata solamente in modo improprio, e non ci risulta affatto.
Bisogna tener conto che i trasporti che collegano gli ospedali non sempre sono effettuati per visite, consulenze o esami programmati, ma spesso riguardano interventi di emergenza a causa di complicazioni sopraggiunte durante un ricovero, o per il tipo di intervento specialistico che il pronto soccorso di Gorizia ha rilevato come necessario.
L’Azienda sanitaria isontina presso il Pronto Soccorso di Gorizia ha in dotazione solamente un’ambulanza immediatamente operativa nell’arco delle 24 ore. Vi è un altro mezzo aziendale, ma si avvale di personale reperibile in caso di bisogno, e dunque i suoi tempi di intervento possono allungarsi oltre la mezz’ora dopo la chiamata. La convenzione con la Croce Verde rendeva disponibili finora altri due mezzi per il servizio del 118 in orario diurno, quando le richiesta di intervento sono più frequenti. Ora ne resterà soltanto uno. Se un’ambulanza deve recasi a Trieste, può risultare indisponibile per oltre un’ora per gli interventi nel nostro territorio, dunque avere a disposizione tre ambulanze in orario diurno era una garanzia indispensabile per la funzionalità del servizio.
Forte perplessità desta il fatto che, da parte della direzione aziendale, si continui ad annunciare il potenziamento del servizio sul territorio, mentre i primi tagli effettuati riguardano proprio il servizio di emergenza territoriale.
Giuseppe Cingolani, capogruppo del Pd di Gorizia