“Il suo scarso interesse per la sanità isontina, la sua incompetenza, mancanza di lungimiranza ed inerzia rendono il sindaco Romoli corresponsabile dello smantellamento che il nostro territorio sta subendo, le cui conseguenze saranno la diminuzione dell’accessibilità ai servizi sanitari e la lesione del diritto all’eguale trattamento per i cittadini isontini”. È questa la severa conclusione contenuta nella mozione di giudizio sull’operato del sindaco che, su iniziativa del centrosinistra, primo firmatario il capogruppo del Pd Giuseppe Cingolani, sarà discussa nel corso nel Consiglio comunale convocato per lunedì e martedì sera.
In sintesi sono quattro i motivi di forte critica al comportamento del sindaco contenuti nel documento. Innanzitutto gli si imputa di non aver dato alcun seguito agli impegni che si era preso in Consiglio comunale il 10 settembre 2012, quando centrosinistra e centrodestra insieme avevano approvato una mozione che chiedeva al sindaco di “farsi attivo promotore, presso tutte le sedi istituzionali, in particolare presso la Regione e il Presidente Tondo” di una serie di richieste a favore della sanità isontina, tra cui il mantenimento dell’autonomia dell’Azienda isontina e dei due Distretti territoriali, il ripristino di Medicina nucleare e degli orari degli Sportelli della prevenzione, investimenti per la qualità e la sicurezza del punto nascita. Richieste del tutto ignorate da Tondo, che nel frattempo ha varato la riforma sanitaria con cui sopprime la nostra Azienda.
In secondo luogo il documento rileva che “Romoli non solo non ha convinto Tondo, ma non è riuscito a farsi ascoltare nemmeno dai componenti della maggioranza che lo sostiene a Gorizia, dato che il capogruppo del partitio più rappresentato nel nostro Consiglio comunale, Valenti, come consigliere regionale ha approvato la cancellazione della nostra Azienda sanitaria” A parere del centrosinistra “queste gravi incoerenze favoriscono il depauperamento del nostro territorio” e fanno emergere “la debolezza politica del sindaco Romoli, che non ha nemmeno preso pubblicamente le distanze di fronte a comportamenti così contraddittori”.
In terzo luogo per il centrosinistra “Romoli ha favorito la demolizione della sanità isontina in atto da anni, sostenendo il trasferimento al San Giovanni di Dio e successivamente concentrandosi, con esiti fallimentari, solo sul punto nascita, dimostrando così la grave mancanza di una visione complessiva.”
Infine la mozione fa notare che “da anni non si investe sulla qualità del nostro reparto materno infantile, Tondo nega i fondi chiesti dal direttore Bertoli per metterlo in sicurezza, costringe la nostra Azienda a regalare 500mila euro a quella triestina e promette di evitare la chiusura del reparto per un anno: un trucco per sopprimerlo dopo le elezioni, con l’accondiscendenza di Romoli”.
Il documento si chiude stigmatizzando l’operato del sindaco “che appare negligente e sistematicamente in ritardo nel perseguire le soluzioni ai gravi problemi della nostra città”.