Quanto vale la sicurezza dei nostri figli? E che considerazione ha l’amministrazione di Gorizia per chi, con puntualità e dedizione, l’assicura da anni? Sono le domande che sorgono di fronte all’interruzione del servizio da parte dei nonni vigile a causa del rifiuto del Comune a sottoscrivere una convenzione con loro, avendo giudicato eccessivo il rimborso spese da corrispondere.
Il trattamento riservato ai nonni vigile appare inopportuno innanzitutto dal punto di vista umano. Oltre al mancato invito per i tradizionali auguri, il Comune per mesi si è chiuso nel silenzio, senza dare risposte sulla convenzione e sul rimborso per i mesi di servizio già svolti. L’assessore Ceretta afferma di aver invitato i nonni-vigile a pazientare su questo, ma non risulta che egli abbia avuto alcun contatto ufficiale e documentato con loro: né un incontro, né una lettera o un’email.
Ceretta crea sconcerto anche quando dice che sono troppi 30mila euro all’anno per i nonni-vigile. Innanzitutto l’importo complessivo del rimborso è inferiore di qualche migliaio di euro. Inoltre i vigili urbani non riuscirebbero mai a sorvegliare tutte le scuole oggi presidiate dai nonni vigile, il cui servizio è perciò insostituibile. Teniamo conto che a Monfalcone è stata da poco rinnovata la convenzione che aumenta il rimborso dei nonni vigile da 6,5 a 7 euro all’ora. Ai volontari goriziani, che non pretendono aumenti, veniva dato un rimborso di circa 4,30 euro ad intervento, che non pare quindi eccessivo.
La domanda centrale dunque è questa: secondo l’amministrazione comunale quanto vale un servizio che funzionava ottimamente, garantiva la sicurezza dei bambini di Gorizia ed era apprezzatissimo dalle famiglie, e che priorità ritiene di dargli nella programmazione del bilancio?
È fondato quanto ha detto l’assessore Romano alla stampa, cioè che si intende “dare vita vita ad una sorta di gara d’appalto per il servizio”? Quali sarebbero le modalità ed i tempi della gara e nel frattempo come si garantirebbe la sicurezza davanti alle scuole? Quale giustificazione avrebbe la gara, dato che è possibile l’affidamento diretto? Non sarebbe un tentativo di estorcere la disponibilità a svolgere il servizio con un rimborso spese più basso del dovuto, o addirittura azzerato?
Giuseppe Cingolani, capogruppo del Pd di Gorizia