“Una gestione antidemocratica del Consiglio comunale, la volontà di zittire i consiglieri unita al disprezzo del loro lavoro”: sono questi i motivi per cui gli esponenti dei gruppi consiliari del centrosinistra (Pd, Gorizia è tua, SEL, IdV e Rifondazione della Sinistra) hanno abbandonato l’aula nel corso del Consiglio comunale di lunedì scorso. “È stata una forma di protesta che avremmo voluto evitare – affermano in una nota congiunta – ma che si è rivelata necessaria. Non solo – continuano – il presidente Roldo non è riuscito a gestire i tempi del dibattito, ma ad un certo punto, su richiesta del sindaco, ha deciso di passare ai punti successivi all’ordine del giorno, impedendo di parlare a più di metà dei consiglieri che si erano iscritti per presentare un’interrogazione”. Secondo il centrosinistra goriziano “Roldo ha cercato di giustificarsi appellandosi al regolamento, che prevede il tempo massimo di un’ora per le interrogazioni al sindaco e alla giunta, dimenticando che lui stesso ha trasgredito sia il regolamento sia gli accordi presi in conferenza dei capigruppo, dato che ha permesso ripetutamente a più consiglieri, specialmente a quelli della maggioranza, di impiegare addirittura un quarto d’ora per una singola interrogazione”.
“Di fronte alla proposta di passare all’approvazione di due convenzioni urgenti che erano all’ordine del giorno, per poi riprendere con la presentazione delle interrogazioni, abbiamo chiesto a Roldo di garantire che almeno tutti i consiglieri già iscritti a parlare avrebbero potuto presentare la propria interrogazione. Solo quando Roldo ha rifiutato di impegnarsi su questo punto abbiamo abbandonato l’aula, indignati anche per lo scarso rispetto del sindaco nei confronti del Consiglio comunale. Romoli infatti ha bollato come ‘sciocchezze’ le interrogazioni dei consiglieri comunali”. Gli esponenti del centrosinistra concludono il loro comunicato affermando di ritenere “inaccettabile e pericoloso il disprezzo per la democrazia dimostrato dal centrodestra comunale nella gestione dell’aula e nelle dichiarazioni di chi, come il sindaco, è chiamato a rappresentare tutti i goriziani, e non dovrebbe quindi essere intollerante verso chi gli chiede conto del suo operato”.