«Cinque anni fa Roberto Collini, in una delle prime sedute consiliari, lanciò un appello condiviso dai gruppi che lo avevo sostenuto, affinché si trovasse una condivisione trasversale di alcune misure per il rilancio economico della città di Gorizia. Un appello al quale la giunta Ziberna non ha mai dato risposta. Il bilancio del Comune dovrebbe servire proprio a questo: a stanziare risorse economiche per delle politiche che migliorino la città e, nel caso di Gorizia, la vera emergenza è quella economica e occupazionale. Ma sotto questo punto di vista, in cinque anni non si è visto assolutamente nulla», è quanto ha rimarcato Marco Rossi, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale a Gorizia, nella dichiarazione di voto del PD contraria al bilancio previsionale proposto dalla giunta Ziberna, nella penultima seduta del mandato amministrativo che si avvia a conclusione.
«L’unica concreta proposta per il rilancio economico è venuta proprio dal centrosinistra, con la proposta di Zona Logistica Semplificata (ZLS), per incentivare gli investimenti infrastrutturali e produttivi a Gorizia. Una proposta che proprio il Partito Democratico presentò con una mozione in aula. In quell’occasione il Consiglio comunale seppe fare squadra e un voto trasversale approvò la proposta e quella della ZESE – proposta dalla Lega, ma di cui al momento non c’è alcuna traccia concreta – quella della ZLS, ispirata peraltro dall’attuale candidata sindaca Laura Fasiolo, è stata l’unica proposta in questi anni. E anche su questo c’è da dire che la Giunta Ziberna è stata poco incisiva, al punto che il progetto proposto dalla Regione penalizza Gorizia, con appena 51 ettari di area proposta per il regime di agevolazioni fiscali, molte di meno di altre località regionali: e questo nonostante Gorizia sia stato il primo Consiglio comunale ad approvare un ordine del giorno a sostegno dell’iniziativa. Un vero scandalo!», incalza il capogruppo del PD Rossi, che fu firmatario della mozione in Consiglio comunale per la ZLS.
Ma Rossi incalza anche sotto il profilo delle società partecipate: «Questa giunta lascia una vera e propria polpetta avvelenata alla prossima amministrazione: il buco di bilancio dell’Aeroporto Duca d’Aosta, sottolineato anche dalla relazione del Collegio dei Revisori del Comune, e la SDAG, che pur in attivo presenta un netto scostamento rispetto al piano industriale del 2018. Sull’aeroporto, in particolare, nonostante addirittura a fine 2020 fosse stata annunciata la necessità di rivedere il Piano di Risanamento, ad oggi non se n’è vista traccia». E proprio sull’aeroporto Duca d’Aosta, il programma della candidata sindaca Laura Fasiolo non usa mezzi termini: la strategia di rilancio va totalmente ripensata.