In Consiglio comunale il Partito Democratico ha presentato un’interrogazione riguardante la necessità di individuare una sede idonea al riavvio delle attività dell’Università della Terza età.
L’edificio del centro dove si svolgeva l’attività dell’UTE con 500 iscritti e decine di docenti chiuso dal marzo 2020, è oggetto di lavori ma senza certezze sulla loro conclusione. «Dal marzo 2020, causa pandemia, le attività dell’Università della terza età (Ute) sono state sospese. A un anno e mezzo di distanza lo sono ancora per la necessità di mettere in sicurezza, ad opera del Comune, lo stabile di via Baiamonti con un piano che preveda l’adeguamento della struttura alle norme di sicurezza e di efficientamento energetico» .A esprimere preoccupazione Adriana Fasiolo, consigliere comunale del Pd. «È altamente probabile che i lavori, non ancora iniziati, si protraggano per diverso tempo – puntualizza -. Per la realizzazione dell’adeguamento complessivo, il Comune ha segnalato che il piano di riammodernamento e la messa in sicurezza confluiranno in un unico lotto di interventi, ma senza indicare i tempi necessari».
Da IL PICCOLO del 5 dicembre 2021:
Una premessa per arrivare al dunque. «L’UTE ha più di 500 soci e decine di docenti e ha un alto valore sociale e culturale, essendo un importante e prezioso strumento di socializzazione. La sospensione delle attività ha, inevitabilmente, creato un vuoto socio-culturale per la dispersione delle centinaia di persone, soprattutto anziane, che frequentavano i corsi». Da qui, la richiesta della tempistica dell’intervento e «se vi è la volontà di trovare soluzioni logistiche alternative al Polivalente per l’organizzazione dei corsi, tenendo conto della tipologia dell’utenza. Chiedo si individui una o più sedi centrali e di facile accesso».
Non vi è stata da parte dell’assessore competente, Silvana Romano, una risposta esaustiva perché non ha espresso la volontà di individuare una o più strutture alternative a via Baiamonti per riaprire i corsi.
Il funzionario responsabile, interpellato, ha indicato i lavori ancora da eseguirsi, ipotizzando anche la possibilità di riaprire il centro di via Baiamonti e quindi di permettere la frequenza delle lezioni nel corso della sua ristrutturazione, senza tuttavia dare alcuna certezza di quando questo potrà realizzarsi. Nella sostanza alla precisa richiesta non è stata data per nulla una risposta esauriente.
