Di seguito l’interrogazione scritta che i gruppi di opposizione in Consiglio comunale hanno inoltrato oggi al Sindaco:
Alla luce della proposta di legge regionale n.56 “Ordinamento delle Aziende territoriali per l’edilizia residenziale”, in discussione nella seduta del Consiglio regionale di lunedì 29 luglio 2019, nei confronti della quale Lei si è espresso sostenendo che questa rappresenti una “vittoria” per l’Isontino, i sottoscritti consiglieri chiedono per quale ragione l’assetto previsto non sia stato adottato anche nell’ambito della riforma sanitaria, che vede invece il territorio isontino sottoposto a quello triestino.
La proposta prevede l’eliminazione dell’Ater Alto Friuli che verrebbe accorpato a quello di Udine, con il ritorno a costosi Cda e la riduzione a soli due direttori, uno per Udine e uno per Trieste, che si occuperebbero a scavalco rispettivamente anche di Pordenone e di Gorizia, classificando in questo modo l’Ater di Gorizia come un ente di “serie B”.
Chiediamo in che modo la sottoposizione dell’Ater isontina alla direzione di un direttore esterno, incardinato presso l’Ater triestina, dovrebbe contribuire a migliorare l’operatività dell’Ater, snellire le procedure e i tempi di attesa perché i cittadini isontini si vedano riconosciuto il diritto fondamentale alla casa, per quale motivo dovrebbe migliorare la gestione del patrimonio immobiliare e rendere più tempestiva la manutenzione degli appartamenti.
La riforma rappresenta l’ennesima vergognosa umiliazione per il territorio isontino che viene ancora una volta considerato un territorio di serie B, in un’ottica totalmente estranea alla prossimità dell’azione amministrativa rispetto ai cittadini.
Rosa Tucci, Gorizia è tua
Roberto Collini, Federico Gabrielcig, Alessandra Zanella, Percorsi Goriziani
Adriana Fasiolo, David Peterin, Marco Rossi, Partito democratico
Marilka Korsič Walter Bandelj, Slovenska Skupnost
Silvano Gaggioli, Alessandro Feri, Gorizia c’è
Andrea Picco, Forum per Gorizia