Una nota congiunta dei gruppi di opposizione:
La Variante 41 al Piano Regolatore era in discussione da mesi. Mesi durante i quali si sono svolte 4 sedute della Commissione consiliare. Le modalità di voto erano state condivise durante la Commissione e anche durante la Conferenza dei Capigruppo. Il rinvio è stato deciso all’ultimo dalla maggioranza con un “colpo di coda” causato dalle loro fratture interne. Ma il risultato è un danno per molti cittadini. La sottolineatura viene dai consiglieri comunali delle quattro liste del PD (Rossi, Fasiolo, Peterin), Percorsi goriziani (Collini, Gabrielcig, Zanella), Gorizia è tua (Tucci), Slovenska Skupnost (Bandelj e Korsic).
Ma è bene evidenziare – sottolineano gli esponenti del centrosinistra – che la Variante, accanto a elementi “critici”, conteneva molti aspetti sui quali era noto che c’era ampia convergenza di tutte le forze politiche e che sono stati assurdamente rinviati: in particolare, molte richieste di privati per trasformare aree edificabili in verde privato, una piccola svolta “green” che è motivata dalla necessità di non far gravare inutilmente tasse sui cittadini per terreni che, finito il boom edilizio dei decenni passati, ora deve lasciare invece il posto ad una politica urbanistica più attenta a preservare “polmoni verdi” nel tessuto cittadino. In tanti altri casi, è stato richiesto dai cittadini l’adeguamento della perimetrazione delle particelle catastali. In totale, le richieste dell’uno o dell’altro tipo presentate dai cittadini e che potevano essere recapite dal Consiglio comunale sono 7.
Tutte queste misure sono adesso rinviate, così come l’adeguamento al Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino idrografico del fiume Isonzo alle classi di pericolosità idraulica aggiornate. L’adeguamento al PAI consiste nel recepimento sia nelle cartografie, sia nelle norme di attuazione dei PRGC, delle perimetrazioni delle aree caratterizzate dalle diverse pericolosità (idraulica e geologica).
Va sottolineato ancora una volta – sottolineano i consiglieri del centrosinistra – che la scelta di “spacchettare” il voto sulla Variante urbanistica era proprio finalizzato a consentire l’approvazione di quelle misure a favore dei cittadini o di mero adeguamento normativo che trovavano larga condivisione nel Consiglio comunale, rispetto agli aspetti più dibattuti. Le divisioni nella maggioranza hanno fatto sì che non si votasse né le une né le altre. Incredibile.