“La dieta ci sta uccidendo, evviva la dieta!” Sembra questa l’assurda politica del personale portata avanti dall’Amministrazione Romoli: da un lato si è sempre vantata dei pesanti tagli al numero dei dipendenti comunali, e dall’altro sono proprio le relazioni di bilancio della Giunta a evidenziare le grosse difficoltà dei servizi per mancanza di forza lavoro. Non solo i sindacati, quindi, rimarcano i disagi ai cittadini provocati dal taglio del 20% dell’organico comunale tra il 2010 e il 2017, ridotto da 416 a 338 unità.
Stando alla relazione dell’ultimo bilancio consuntivo votato dal Consiglio comunale, quello del 2015, sono molti i settori afflitti da carenza di organico: si va dall’Ufficio contratti e gare, riuscito solo in parte a correre ai ripari grazie a funzionari di altri servizi, al settore educativo, in cui le difficoltà per la consistente uscita di personale hanno richiesto assestamenti ancora in corso, e sono aggravate dalle prolungate assenze per necessità di cure.
Pesantissima è la situazione della Polizia Locale: la mancata copertura dei posti previsti in organico, il lungo tempo trascorso dalle ultime assunzioni, l’aumento dell’età media dei dipendenti, le limitazioni sanitarie all’impiego e l’incremento delle incombenze condizionano in maniera significativa l’operatività quotidiana del servizio. Inoltre nel 2015 l’Ufficio di Protezione Civile ha avuto in dotazione solamente un addetto, e a tempo determinato.
C’è da dubitare che il taglio del personale produca in ogni caso dei risparmi. Per quanto riguarda il servizio manutenzioni, nella relazione della Giunta si legge: “poiché il personale comunale non riesce a far fronte ai molteplici interventi richiesti, i lavori più impegnativi vengono appaltati a ditte esterne”, per un costo totale, nel 2015, di ben 218mila euro. Un domanda sorge spontanea: con l’assunzione di alcuni operai in più, quanti appalti esterni si sarebbero evitati, risparmiando soldi pubblici?
Lo stesso vale per il cantiere stradale. La Giunta afferma che gli operai comunali in molti casi provvedono alla manutenzione delle strade bianche “senza ricorrere a ditte esterne, garantendo pertanto un notevole risparmio all’Amministrazione”. Ma poi si evidenzia che il personale non basta, ad esempio, a garantire la pulizia dei 10.500 tombini e caditoie stradali della città. Si allunga quindi l’elenco dei lavori appaltati a ditte esterne per carenza di addetti comunali, e si estende anche al servizio del verde pubblico.
Le mancate assunzioni dipendono da una scelta dell’Amministrazione, non da vincoli di Legge. Infatti le norme impongono che la spesa per il personale non superi il 35% del totale della spesa corrente, e nel 2015 la percentuale per il Comune di Gorizia si è fermata al 31,09%: siamo stati sotto la soglia addirittura di 2 milioni e 740mila euro. Inoltre le Leggi che fissavano gli spazi finanziari e i limiti specifici di assunzioni per il 2015 ci concedevano la possibilità di spendere 328.744,93 € per assunzioni a tempo determinato, e 94.464,06 € per forme di lavoro flessibile (tempi determinati, collaborazioni ecc.).
L’attuale amministrazione comunale va quindi sonoramente bocciata per la sua sciagurata politica di tagli al personale. Va comunque apprezzato che siano i documenti ufficiali della maggioranza a evidenziare le magagne provocate dai tagli: sono poche le amministrazioni che hanno il coraggio di… bocciarsi da sole.